L’arte scultorea di Edmark, ispirata ai numeri di Fibonacci

Fibonacci vi dice qualcosa ma non lo collegate all’ora di arte? E infatti avete ragione, se mai all’ora di matematica. Il grande matematico pisano del 12mo secolo, che contribuì in modo fondamentale alla rinascita delle scienze esatte, individuò la sequenza numerica

1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, 55, 89 … – in cui ogni termine, a parte i primi due, è la somma dei due che lo precedono.

Cos’ha a che fare la matematica con l’arte? Bene, questa sequenza è alla base del sistema “costruttivo” di diverse forme naturali, come le spirali delle conchiglie, la superficie delle pigne o il “bottone dei girasoli”. John Edmark, artista, designer e insegnante alla Stanford University, ha creato un set di sculture ispirate alla natura ma realizzate con una tecnica iper tecnologica: la stampa 3D.

Nel video vedete le sculture mentre vengono create con una rotazione sincronizzata a quella di ripresa.

Le connessioni non finiscono mai e ci lasciano sempre piacevolmente stupiti! Parola di matematico scrittore.

4 pensieri riguardo “L’arte scultorea di Edmark, ispirata ai numeri di Fibonacci

  1. La scultura mi riporta alla mente i frattali.
    La legge che li governa non sono propriamente delle riproduzioni di una successione matematica, ma (sembra) di algoritmi naturali che replicano una figura in copie di se stesso a scale differenti. Ogni pezzettino del frattale, anche piccolissimo, gode della proprietà dell’auto similitudine; cioè contiene in sé un’infinita ricchezza di particolari, di minuscoli frattali tutti uguali.
    Sono frattali le piante, i cavoli, le piante grasse per citare qualche esempio. Lo sono anche i fiocchi di neve, la spirale logaritmica delle conchiglie. Secondo alcuni è un frattale anche la spirale del nostro DNA.
    Forse lo è anche l’universo.

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